Publicis investe 300 milioni di euro nell'intelligenza artificiale per rimodellare la pubblicità e prevederne l'impatto - TechStartups

Publicis investe 300 milioni di euro nell'intelligenza artificiale per rimodellare la pubblicità e prevederne l'impatto – TechStartups

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Publicis Groupe, il più grande gruppo pubblicitario al mondo in termini di valore di mercato, ha dichiarato giovedì che prevede di investire 300 milioni di euro (326.94 milioni di dollari) nell'intelligenza artificiale (AI) nei prossimi tre anni. Questo investimento fa parte della strategia del gruppo con sede a Parigi di affermarsi come “il primo sistema intelligente basato sull’intelligenza artificiale del settore”.

L'investimento sottolinea inoltre la visione strategica di Publicis volta a rafforzare la propria posizione in un panorama pubblicitario assediato dalla marcia incessante delle nuove tecnologie. Negli ultimi mesi, i dirigenti pubblicitari senior hanno sollevato preoccupazioni sul potenziale impatto dell’intelligenza artificiale generativa, che potrebbe consentire ai clienti di gestire le proprie attività di marketing e consentire alle aziende tecnologiche di offrire servizi concorrenti, sfidando i gruppi pubblicitari consolidati.

In risposta al panorama in evoluzione del settore pubblicitario e alle sfide poste dalle nuove tecnologie, Publicis ha delineato la propria strategia di intelligenza artificiale per garantirne la sostenibilità a lungo termine. La società ha rivelato che metà dell’investimento del 2024 sarà indirizzato al miglioramento delle competenze, alla formazione e al reclutamento, mentre l’altra metà sarà assegnata a tecnologia, licenze, software e infrastruttura cloud.

Durante una presentazione del film che ha preceduto la pubblicazione dei risultati annuali a febbraio, Publicis Groupe ha sottolineato il suo impegno a investire 100 milioni di euro nell’intelligenza artificiale solo nel 2024. È importante sottolineare che il finanziamento per questo investimento deriverà da “efficienze interne”, senza alcun impatto diluitivo sul margine operativo.

Il gruppo ha inoltre svelato il suo piano strategico per porre la tecnologia AI al centro della propria attività, con l’obiettivo di integrare ulteriormente l’AI nel suo attuale modello di piattaforma. Ciò comporta il collegamento di ogni individuo dell’azienda a un’entità denominata “CoreAI”, che il gruppo ha iniziato a progettare nella seconda metà del 2023, con piani di implementazione a partire dalla prima metà del 2024.

Publicis Groupe, con una presenza globale e proprietà di agenzie pubblicitarie e di mercato, ha delineato la sua visione per l'intelligenza artificiale per consentire a tutti i 100,000 membri dello staff di sfruttare i dati dei consumatori provenienti da 2.3 miliardi di profili in tutto il mondo, incorporando "trilioni di punti dati" relativi a contenuti, media e servizi. le prestazioni di business.

Tra i vantaggi attesi, il gruppo ha evidenziato il potenziale di una maggiore precisione nella pianificazione, nell'acquisto e nell'ottimizzazione dei media, nonché la capacità di fornire pubblicità personalizzata su larga scala per i marchi dei propri clienti. Il CEO Arthur Sadoun ha sottolineato che tutti i membri dello staff diventeranno abili analisti di dati, utilizzando informazioni provenienti da diverse parti del gruppo insieme a strumenti di intelligenza artificiale per creare campagne di marketing efficaci.

Nella sua presentazione, Publicis Groupe ha riportato una crescita organica del 6.3% nel 2023, superando l'intervallo di previsione precedentemente condiviso dal 5.5% al ​​6% in ottobre.

Il CEO Arthur Sadoun, rivolgendosi ai primi personaggi in una conferenza stampa, ha sottolineato l'importanza di mostrare la forza finanziaria dell'azienda come punto di partenza per il suo percorso strategico. Sadoun ha sottolineato che CoreAI si basa sui dati acquisiti e sviluppati negli ultimi dieci anni.

Nel frattempo, Publicis ha anche riconosciuto la probabilità che la tecnologia AI porti a riduzioni di posti di lavoro all’interno di gruppi più grandi, poiché l’automazione diventa prevalente in aree come la pianificazione e l’acquisto dei media, facilitando un’esecuzione più rapida ed economica delle idee creative.

Rispondendo alle domande su potenziali acquisizioni, Sadoun ha affermato che la fase di trasformazione è completata e che l’attenzione si sposterà ora su investimenti minori in tecnologia, proprietà intellettuale e talento.

“La nostra trasformazione è alle spalle”, aggiungendo che il gruppo ora si concentrerà su investimenti minori in tecnologia, proprietà intellettuale e talento”, ha affermato Sadoun.


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