Perù: nuovi registri sulla cannabis terapeutica

Perù: nuovi registri sulla cannabis terapeutica

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Il Perù ha nuove regole per l'uso della cannabis terapeutica, a seguito dell'emissione del Decreto Supremo (Decreto supremo) n. 004-2023-SA il 28 febbraio di quest'anno. IL decreto approva il Regolamento che Regola l'Uso Medicinale e Terapeutico della Cannabis e dei Suoi Derivati ​​(Regolamento che regola l'uso medicinale e terapeutico della cannabis e dei suoi derivati). Il Regolamento recepisce quanto previsto dalla Legge n. 30681 e dalla Legge n. 31312.

Il regolamento specifica i requisiti per ottenere i diversi tipi di licenze di cannabis disponibili. Le licenze per importare cannabis e/o commercializzare derivati ​​della cannabis possono essere concesse a laboratori farmaceutici e drogherie, debitamente autorizzata ad operare dal governo peruviano. Mentre in alcuni paesi di lingua spagnola il termine farmacia potrebbe significare un drugstore, in Perù è legalmente definito come uno "stabilimento farmaceutico, che si dedica all'importazione, esportazione, commercializzazione, controllo qualità, stoccaggio e/o distribuzione di prodotti farmaceutici, dispositivi medici e dispositivi medici".

Come parte del processo di richiesta, i richiedenti devono certificare che venderanno cannabis o suoi derivati ​​solo ad altre entità autorizzate, come farmacie e attività simili, sempre debitamente autorizzate ad operare dal governo peruviano. Queste aziende non sono in grado di importare legalmente cannabis nelle imprese peruviane, ma possono richiedere una licenza per commercializzare derivati ​​della cannabis.

In linea con il quadro in alcuni altri paesi dell'America Latina, come ad esempio Colombia ed Ecuador, la cannabis è classificata come "psicoattiva" (Cannabis psicoattivo) o “non psicoattivo” (Cannabis non psicoattivo), a seconda del contenuto di THC. La cannabis psicoattiva è quella il cui contenuto di THC è pari o superiore all'1%. Il regolamento contempla l'uso di cannabis psicoattiva e non psicoattiva per scopi medici e terapeutici. Pertanto, entrambi i tipi di cannabis possono essere importati in Perù ai sensi del regolamento. Gli importatori di cannabis psicoattiva, tuttavia, devono ottenere un certificato di importazione dalla Direzione generale delle droghe, forniture e droghe (DIGEMID).

Il regolamento prevede anche altri tipi di licenze che, sebbene forse di interesse limitato per le imprese straniere di cannabis, sono significative per le parti interessate in Perù. Queste includono licenze per la produzione di derivati ​​della cannabis, che possono includere l'autorizzazione a coltivare cannabis. Inoltre, sono disponibili licenze per associazioni di pazienti accreditate. Il regolamento stabilisce anche i requisiti per le prescrizioni di cannabis per i pazienti.

Considerando il gravido ambiente politico in Perù, che c'era larghezza di banda nel Palazzo del governo tendere al regolamento è di per sé notevole. La presidente in difficoltà Dina Boluarte sta cercando di rafforzare il sostegno al suo governo, facendo appello ai pazienti con cannabis terapeutica? Non vediamo alcuna indicazione di un simile stratagemma, il che è un bene, dal momento che almeno alcuni pazienti lo sono infelice con le nuove regole. Forse, però, le aziende destinate a sfruttare le opportunità offerte dal mercato della cannabis terapeutica saranno più soddisfatte.

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