(SpicyIP Tidbit) Devozione, inganno e confusione: l'Alta Corte di Delhi impedisce a "Khadi Organic" di vendere Ram Mandir Consacration Prasad

(SpicyIP Tidbit) Devozione, inganno e confusione: l'Alta Corte di Delhi impedisce a "Khadi Organic" di vendere Ram Mandir Consacration Prasad 

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E se ti dicessi che esiste un modo per ottenere prasad gratuito da Cerimonia di Pran Prathishta (consacrazione). del Tempio Ram ad Ayodhya, Uttar Pradesh? Sicuramente questa domanda avrebbe suscitato l’interesse di molti devoti. Molti si sarebbero anche imbattuti in messaggi di testo, post su Instagram in cui si affermava che "Khadi Organic" forniva la consegna gratuita di prasad dalla cerimonia di consacrazione contro un costo di spedizione di soli INR 51/-. Inoltre, è probabile che molte persone abbiano confuso “Khadi Organic” con il noto marchio “Khadi”. In un caso riguardante l'ultima questione, l'Alta Corte di Delhi recentemente superato un'ordinanza ingiuntiva ex-parte ad interim, secondo cui "Khadi Organic" e il noto marchio commerciale "Khadi" di Khadi e Village Industries Commission (il ricorrente) sono prima facie ingannevolmente simili. Di conseguenza, la Corte ha impedito al signor Ashish Singh e alla M/s DrillMaps India Private Limited (gli imputati) di utilizzare il marchio contestato e il nome di dominio www[dot]khadiorganic[dot]com. 

Presunta appropriazione indebita del suo marchio "Khadi", il querelante ha sostenuto che l'imputato, utilizzando il marchio contestato, sta dando la falsa impressione che il querelante sia affiliato allo Shri Ram Janmabhoomi Teerth Kshetra Trust (l'ente organizzatore della cerimonia di consacrazione) e quindi, si è rivolto al Tribunale per un provvedimento cautelare. Ho controllato il sito web dell'imputato utilizzando la Wayback Machine e, cosa interessante, inizialmente ho dato l'impressione che stessero fornendo il prasad dal Ram Mandir (vedi schermata della Wayback Machine del 6 gennaio di seguito). 

Screenshot dal sito web dell'imputato

Ma successivamente è stato chiarito che gli imputati non hanno alcuna associazione/affiliazione con il Trust (cfr qui ed qui). Tuttavia, nel tentativo di chiarire la loro posizione riguardo alla loro (dis)associazione con il Trust, sembra che gli imputati si siano dimenticati del diritto dei marchi! 

Nella breve ordinanza di 12 pagine, la Corte rileva che il marchio impugnato “Khadi Organic” incorpora pienamente il noto marchio “Khadi”. La corte ha fatto un ulteriore passo avanti rispetto all'analisi della violazione e ha emesso una sentenza sull'intento generale di malafede degli imputati, ritenendoli responsabili di aver tentato di monopolizzare l'evento della consacrazione e di "predare le credenze religiose e la devozione del pubblico e ingannarlo". 

Non sorprende che, a seguito di quest'ordine, gli imputati abbiano rimosso il loro sito web e le pagine dei social media utilizzando il marchio "Khadi Organic". Hanno anche assicurato rimborsare le spese di spedizione accumulate. Ma per quanto riguarda il dati personali identificabili degli acquirenti che hanno effettuato quegli ordini da 20 lakh agli imputati? Nulla di ciò è stato menzionato nell'avviso collegato sopra. 

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