Un famoso conduttore televisivo e un medico sono tra le persone benestanti i cui beni crittografici sono stati confiscati dal governo.
Le autorità della Corea del Sud hanno sequestrato oltre 47 milioni di dollari Bitcoin ed Ethereum così come altre criptovalute, the Financial Times ha riferito citando funzionari governativi della provincia di Gyeonggi.
La repressione ha preso di mira individui facoltosi nell’area metropolitana di Seoul, aggiunge il rapporto, con oltre 12,000 persone indagate nel corso di una battaglia contro l’evasione fiscale.
Tra le persone di spicco che hanno consegnato le loro criptovalute alle autorità ci sono un conduttore televisivo, un magnate del settore immobiliare e un medico.
Secondo quanto riferito, il popolare conduttore televisivo doveva 20 milioni di Won (17,599 dollari) di tasse, ma deteneva 500 milioni di Won (439,991 dollari) in Ethereum e altri asset crittografici. Il medico presumibilmente non aveva pagato tasse fino a 17 milioni di Won (circa 14,962 dollari), anche se possedeva Bitcoin per un valore di oltre 2.8 miliardi di Won (2,464,465 dollari).
In totale, gli investigatori hanno sequestrato oltre 53 miliardi di won (47 milioni di dollari) a persone che si dice li abbiano utilizzati per nascondere beni a scopo di evasione fiscale. Si tratta della più grande confisca ai danni di evasori fiscali nella storia del Paese.
Secondo gli investigatori, le persone utilizzavano le borse locali per nascondere i propri beni. Tuttavia, le autorità hanno identificato gli evasori fiscali confrontando i numeri di cellulare collegati agli account utente in criptovaluta su varie piattaforme.
I funzionari affermano che se gli evasori fiscali non adempiranno ai loro obblighi fiscali verrà avviata una procedura di fallimento.
La confisca delle criptovalute arriva a pochi mesi dalla scadenza fissata dalla Commissione per i servizi finanziari della Corea del Sud affinché gli scambi di criptovalute rispettino i requisiti normativi. Tutto scambi di criptovaluta nel paese hanno tempo fino a settembre per far sì che i titolari dei conti utilizzino i loro veri nomi. Gli scambi di criptovalute collaboreranno con le banche locali per facilitare il trasferimento.
Le banche, tuttavia, non sono entusiaste della collaborazione poiché ritengono che lavorare con così tanti scambi le esporrà a crimini finanziari, compreso il riciclaggio di denaro.
Fonte: https://coinjournal.net/news/south-korea-seizes-over-47m-in-crypto-from-wealthy-tax-evaders/
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