Petrolio in rialzo su allarme Emirati Arabi Uniti, oro bloccato

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Il ministro del Petrolio degli Emirati Arabi Uniti aumenta i prezzi del petrolio

I prezzi del petrolio sono aumentati da un giorno all’altro con il ministro del Petrolio degli Emirati Arabi Uniti che ha avvertito che la riapertura della Cina e l’incapacità dei membri dell’OPEC+ di pompare per raggiungere gli obiettivi di produzione comportavano maggiori rischi al rialzo per i prezzi del petrolio. Le tensioni sul programma nucleare iraniano hanno inoltre diminuito le speranze di una maggiore quantità di greggio iraniano sui mercati internazionali. Infine, nonostante le scorte di greggio statunitensi siano aumentate di 2 milioni di barili, la produzione di benzina è rimasta stabile, mantenendo la pressione sui prodotti raffinati negli Stati Uniti.

Ciò ha visto il greggio Brent salire del 2.40% a 123.75 dollari al barile, mentre il WTI ha registrato un rally del 2.25% a 122.45 dollari al barile. In Asia, i prezzi del petrolio sono rimasti stabili, con il blocco del distretto di Minhang a Shanghai che ha alimentato i timori del covid-zero parte due in Cina, riducendo oggi la domanda in Asia. Detto questo, è indicativo di quanto siano scarse le forniture che il petrolio non si sia ritirato alla notizia di oggi.

Ciò lascia il quadro grafico positivo con i rispettivi RSI non ancora in territorio ipercomprato. Il greggio Brent ha tracciato una serie di massimi a 124.25 USD, segnando una resistenza iniziale. Successivamente, la strada si apre verso 125.00 e 128.00 dollari al barile, riportando in vista i massimi dell'invasione dell'Ucraina. Il WTI ha resistenza a 123.15 USD, il massimo notturno, e poi a 125.00 e 127.00 USD al barile. Il supporto è a 119.35 e 117.50 dollari al barile.

L'oro rimane in coma

Con pochi movimenti nel dollaro USA durante la notte, anche l'oro è rimasto calmo, chiudendo quasi invariato a 1853.35 USD l'oncia. In Asia, un dollaro USA leggermente inferiore ha visto l'oro salire leggermente fino a 1855.00 USD l'oncia. Sembra che, come i mercati valutari, dovremo aspettare i dati sull'inflazione statunitense di domani per creare un movimento direzionale in un senso o nell'altro. Nel frattempo portatevi un buon libro.

L'oro ha una resistenza a 1870.00 USD, seguito dalla 100-DMA a 1890.00 USD e poi a 1900.00 USD, dove mi aspetto che in primo luogo ci siano venditori legati alle opzioni. Il supporto è a 1837 USD, 1830.00 USD e poi 1780.00 USD l'oncia. Non escludo una ritirata disordinata se quest'ultima fallisce. L'intervallo più ampio compreso tra 1830.00 e 1870.00 USD sembra destinato a continuare fino a venerdì.

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