La CE pubblica le proposte PSD3

La CE pubblica le proposte PSD3

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La Commissione Europea (CE) ha pubblicato le sue proposte per la riforma del mercato dei pagamenti dell'UE.

Secondo la CE, l’aggiornamento della Direttiva sui servizi di pagamento 2 (PSD2), è progettato per “portare i pagamenti e il settore finanziario in generale nell’era digitale”.

L’aggiornamento proposto, che una volta accettato diventerà PSD3, arriva sette anni dopo l’entrata in vigore del suo predecessore, portando con sé l’avvento dell’open banking e delle regole per i pagamenti elettronici

Da allora si è registrato un aumento costante dell’uso dei pagamenti elettronici e digitali all’interno dell’UE, una tendenza accelerata dalla pandemia di Covid-19.

Il valore dei pagamenti elettronici ha raggiunto i 240mila miliardi di euro nel 2021, rispetto ai 184.2mila miliardi di euro del 2017.

Secondo Mairead McGuinness, commissaria per i servizi finanziari, la stabilità finanziaria e l’unione dei mercati dei capitali, la PSD3 e un ulteriore regolamento sui servizi di pagamento “miglioreranno la protezione dei consumatori e sosterranno la concorrenza” fornendo una più ampia scelta di fornitori di servizi di pagamento.

Un sistema per verificare gli IBAN e una piattaforma per consentire ai fornitori di servizi di pagamento di condividere informazioni relative alle frodi sono due proposte volte a tutelare i consumatori, mentre alle fintech verrà concesso l’accesso ai sistemi di pagamento dell’UE, soggetto a garanzie.

La PSD3 introdurrà inoltre regole comuni sulle interfacce bancarie aperte per la condivisione dei dati e il controllo dei clienti sui propri dati.

Le proposte sono state accolte con favore dai gruppi industriali. Il presidente della Open Finance Association, Nilixa Devlukia, ha dichiarato: “Siamo molto incoraggiati a leggere la proposta della Commissione per PSD3/PSR, che riconosce la necessità di rafforzare la base di riferimento per l'open banking e di consentire al settore di collaborare su progetti a valore aggiunto servizi che generano un ritorno sull’investimento per tutte le parti.

“Questo approccio, combinato con la proposta separata per i pagamenti istantanei, contribuirà a consentire all’open banking di diventare una soluzione di pagamento paneuropea senza soluzione di continuità”, ha aggiunto.

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